mercoledì 22 ottobre 2014

Incendi a Canneto di Caronia, un indagato e 11 perquisizioni


C'è un indagato per gli incendi finora ritenuti spontanei e inspiegabili che si sono susseguiti a Canneto, frazione costiera di Caronia (Messina). Questa mattina i carabinieri hanno notificato un'informazione di garanzia emessa dalla Procura di Patti nei confronti di Giuseppe Pezzino, 25 anni, che secondo l'accusa avrebbe incendiato in più occasioni alcuni suppellettili di casa, nell'intento di farli rientrare tra i fenomeni incendiari inspiegabili e ottenere un eventuale risarcimento. A Canneto stamattina i carabinieri hanno anche effettuato 11 perquisizioni ad abitazioni e veicoli alla ricerca di strumenti atti ad appiccare con rapidità il fuoco e dispositivi generatori di combustione.
A casa Pezzino vi fu un rogo lo scorso 28 luglio. Il capofamiglia, Nino, che è anche presidente del comitato di cittadini che si è costituito dopo gli incendi inspiegabili, sottolineò in quell'occasione che "le fiamme sono partite a ridosso di un armadio e si sono propagate alla camera da letto; non sappiamo cosa sia accaduto". Durante le operazioni di spegnimento rimasero leggermente ustionati il proprietario dell'appartamento e il figlio.
Nelle settimane successive, l'Arpa, l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, installò una centralina per un primo monitoraggio nella frazione, non scoprendo nulla di rilevante.
In passato Nino Pezzino, alla domanda di un giornalista che gli chiedeva se potevano esserci degli interessi da parte di qualcuno ad appiccare gli incendi, aveva ironicamente risposto: "Sì certo, come no. Per mesi siamo stati al buio, il valore commerciale della casa è colato a picco...".

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