lunedì 8 giugno 2015

La Procura chiede il rinvio a giudizio per i Pezzino accusati degli incendi di Caronia del 2014

Cari lettori oggi vi torniamo a parlare dei misteriosi roghi di Canneto di Caronia, perché ci sono nuovi sviluppi. Eravamo rimasti il 12 aprile 2015 che la Procura della Repubblica di Patti doveva scegliere se chiedere il rinvio a giudizio per Giuseppe Pezzino, 26enne figlio di Antonino Pezzino, 55enne, accusati di reati quali concorso in truffa, incendio, danneggiamento a seguito di incendio e procurato allarme. Ebbene la notizia di oggi è che la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per i due Pezzino. Che da marzo sono agli arresti domiciliari. Ripercorrendo la storia, i misteriosi roghi iniziarono nell'inverno 2003/2004 attirando una grande attrazione mediatica. Successivamente alcune famiglie furono rimborsate dallo stato per i danni subiti. Nel 2008 però queste procedure si bloccarono, insieme ai fuochi. E poi nel luglio del 2014 si ripresentarono ed ebbero anche maggior interesse dei giornali rispetto ai precedenti, anche grazie a internet. Iniziarono il 14 luglio e terminarono l'8 ottobre e si verificarono tutti nelle villette a schiera di via del Mare, via principale del paese. Il caso più rilevante avvenne il 20 luglio 2014, circa 11 mesi fa, e tutto successe all'interno della mansarda di un'abitazione. Si verificò un incendio, molto pericoloso. La Procura di Patti ha ricostruito questo episodio dicendo che Giuseppe Pezzino aveva appiccato il fuoco a cartoni, stracci e abbigliamento, facendo propagare le fiamme all'autoclave, al serbatoio in polivinilcloruro e anche alle travi in legno. Grazie alle telecamere di sorveglianza, i carabinieri hanno scoperto che il giovane all'epoca 25enne si era affacciato alla finestra qualche minuto prima dell'incendio. E questo è solo un esempio, perché fatto più fatto meno sono tutti andati così. Un altro episodio di rilievo è avvenuto il 24 settembre 2014 e le telecamere immortalarono i due Pezzino mentre confabulavano prima di avvicinarsi al pick-up dell'Unione dei Nebrodi. Che poco dopo prese fuoco e le telecamere ripresero uno dei due che tirò uno schiaffo a una loro parente, anziana. Altri fatti degni di nota sono avvenuti il 30 settembre e il 1 ottobre 2014, quando vennero immortalati a incendiare una Fiat con un finestrino leggermente aperto. Peccato che i vigili del fuoco erano a pochi metri da loro. Il movente di questi incendi è ovviamente legato al denaro, dato che secondo loro non avevano ricevuto abbastanza rispetto a quello che avevano speso nel lontano 2004. Ovviamente il mistero legato agli incendi 2014 sembra risolto, ma quello riguardo ai precedenti non lo è affatto. Ci sembra improbabile che Giuseppe Pezzino, allora 15enne, abbia aiutato il padre e soprattutto non avrebbero un movente, quindi per me non sono colpevoli degli incendi di 11 anni fa. Ma allora chi o che cosa è stato a provocarli?? Speriamo di avere presto nuove notizie, perché il mistero va svelato...
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